19° Festival Nazionale di teatro “Il Mascherone” 2017/2018

19° FESTIVAL NAZIONALE DI TEATRO “IL MASCHERONE” EDIZ. 2017-2018

TEATRO COMUNALE DI GRIES – BOLZANO

Miglior spettacolo (premio classici)
“Una delle ultime sere di carnovale” di Carlo Goldoni – compagnia La Trappola di Vicenza
Gli interpreti, in una commedia allegorica davvero particolare con titolo, una delle ultime sere di carnovale, si muovono in perfetta sintonia in quel luogo straordinario che è il teatro di San Luca di Venezia. Siamo alla vigilia della partenza (pressoché obbligata) di Goldoni per la Francia. La trama è poco complessa, ma gli attori, tutti, assumono con profondità i caratteri goldoniani al punto da intenerirsi, sussultare, intristirsi e poi esultare davvero. Veramente bravi nel creare un’atmosfera dove vediamo un Goldoni che, rimasto spiazzato dagli improvvisi successi teatrali del suo rivale, Gozzi, si rivolge alla Francia e qui racconta attraverso i suoi personaggi il suo stato d’animo, la nostalgia e gli addii. Recitazione mobile, delicati e rigorosi i gesti. Puntuali nell’espressività. Interessante la scenografia, essenziale, ma con un forte richiamo alla tessitura dell’epoca. Piacevoli i costumi cromaticamente suggestivi. Il progetto registico esalta l’interezza del testo con appropriata convinzione.

Miglior spettacolo (premio speciale “energia” )
Sorelle. Dio vede e provvede di Roberto Marafante – Compagnia di Lizzana – Rovereto (TN) e’ un musical pieno di entusiasmo, è fantastico, altamente coinvolgente e divertentissimo.
Roberto Marafante ha davvero radunato un cast di prima qualità che esalta la sua regia veloce e piena di ritmo: i giovani protagonisti e pure quelli meno giovani, scovati nella terra trentina, hanno una potenza irrefrenabile. Non lasciano un secondo al pubblico per annoiarsi o perdere l’attenzione. Le musiche originali di Ariele Manfrini conquistano e trascinano veramente in uno spazio favolistico, dove la finzione sa trasformarsi anche
nella realtà. I quadri musicali si alternano travolgenti. La scenografia è semplice, ma efficace nel suo navigare sul palcoscenico. Un buon complesso luci valorizza i costumi dei giovani quanto quelli in bianco-nero delle “pinguine”. Il gusto e la freschezza del canto hanno determinato il vero successo del musical, ma anche di quei personaggi religiosi che hanno saputo rompere gli schemi: troviamo dei preti e delle suore vicini a noi, alla nostra portata, umani, simpatici, trascinatori, bonariamente scorretti e sopratutto… diversi.

Miglior regia – Bruno Frusca – Compagnia La betulla di Nave (BS) – Il visitatore
Un matto che può permettersi di dire verità scomode? Un corpo verbale, un duello di opinioni, di pensieri, di concetti, che sollevano dubbi, riflessioni, ripensamenti? Certamente sì, è in questo clima che si dipana la piece. Verità fastidiose e imbarazzanti emergono quando si materializza nello studio di Sigmund Freud, uno strano personaggio che dice di non avere un nome. Ne nasce uno scontro fra due filosofie cosmologiche e morali tra l’eterno e il transitorio, tra il bene e il male, tra la responsabilità dell’uomo e di Dio.
Nell’opera teatrale “il visitatore” meglio definita “teatro di parola” di Eric Emmanuel Schmitt, gli interpreti sanno toccare magistralmente le corde dell’intelligenza. Riescono a commuovere e, a tratti anche a divertire. Lo fanno con sensibilità e precisione. La forza di questa rappresentazione? «è tutta nello scontro tra questi due personaggi, così come nella bravura degli altri interpreti. Sfida vinta magnificamente, perché lo spettacolo tiene
inchiodati alla poltrona senza accorgerci del tempo trascorso.

Miglior gradimento del pubblico: con la media di 9,87: il visitatore – di eric- emmanuel
schmitt – compagnia la betulla di nave (bs)
migliore attrice valentina maino – compagnia di lizzana – rovereto (tn) – sorelle. Dio vede
e provvede
in un musical dove l’energia, l’entusiasmo e chiaramente la professionalità la fanno da
padrona, spicca davvero con forza coinvolgente con elevate potenzialità tutto il cast
artistico, giovane e meno giovane e tecnico. In questo perfetto quadro suor
claretta/deloris è una evidente forza e linfa che fa da collage generale e tiene le redini
con simpatia e vivacità dando evidenza delle sue doti di attrice e cantante, mescolate
insieme con efficacia, forza e dosate con precisione e professionalità coadiuvata da un
perfetto gioco delle parti delle altrettanto impeccabili attrici/cantanti/ballerine suore.
Miglior attore – bruno de bortoli – filodrammatica di laives – (bz) – la cena dei cretini
ironica commedia basata sull’ambiguità e sugli equivoci, ma anche sulla risata genuina,
semplice che esce dal cuore, con una punta di moralismo che serpeggia nell’arco della
piece. Tutti gli attori hanno recitato benissimo con battute che superano i limiti della
comicità. Bruno de bortoli, in questo clima, crea un personaggio dal carattere tenero e
ingenuo dai risvolti al limite del drammatico dando il meglio di sé con una interpretazione
magistrale dettata dalla lunga esperienza: mimica e recitazione lo rendono un essere a
tratti indemoniato a tratti un incantatore dalla risata satanica. Trascinatore di tutta la
compagnia mostra il lato sadico di una classe sociale dove nessuno rimane esente ad
essere un vero cretino.
Miglior caratterista “premio gianfranco pedrini” – elena lardini – compagnia micromega
– ti presento papa’
nell’indovinato piccante e scatenato meccanismo dell’innesco dove promesse e scommesse,
segreti e bugie, giudicarsi e provocarsi si intrecciano e si sususseguono vorticosamente e
portano ad una riflessione esasperata sulle contraddizioni della società contemporanea,
con puntuale e precisa presenza la bravissima portinaia impersonificata da elena lardini, dà
spontaneità al personaggio rendendolo credibile, donando una caratterizzazione, non
scontata ma davvero efficace e fuori dal comune.
Il presidente di giuria il direttore artistico
lorenzo merlini alessandro di spazio
bolzano teatro comunale di gries 15 aprile 2018